Walter Magnavacchi e la storia del Premio Marina

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Si rinnova l’appuntamento con l’arte alla Galleria FaroArte. Sabato 30 ottobre, alle ore 17:30, inaugura la mostra Walter Magnavacchi e la storia del Premio Marina.

La storia del Premio Marina

L’esposizione è composta da 35 opere, appartenenti alla Quadreria della Provincia di Ravenna, che negli anni compresi fra il 1956 e il 1991 risultarono vincitrici del Premio Marina, singolarmente o pari merito con altre. Comprende anche oltre 40 ingrandimenti fotografici della manifestazione, riferiti in particolare agli anni ’50, ’60, ’70.

Walter Magnavacchi

Dal 20 settembre scorso una porzione del piazzale Marinai d’Italia a Marina di Ravenna è stata intitolata “Largo Walter Magnavacchi”. Con l’inserimento di questo personaggio nella toponomastica locale, l’Amministrazione Comunale ha inteso riconoscerne i meriti. L’avere inventato e promosso il Premio Nazionale di pittura estemporanea Marina di Ravenna dal 1955 al 1981. Magnavacchi può essere considerato il maggiore protagonista, a livello nazionale, della pitture “ex tempore” che, affermatasi a Marina di Ravenna, si diffuse in tutto il Paese. Si raggiunse, sul finire degli anni ’60, il ragguardevole numero di circa trecento manifestazioni del genere in Italia.

Walter Magnavacchi (Massa Lombarda, 1912 – Ravenna 1981), dopo gli studi superiori presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, intraprese la carriera militare. Nel marzo 1938, sposò la ravennate Virginia (Adriana) Lombardi e dopo poche settimane fu inviato a Massaua (Eritrea) al comando di reparti nazionali, rimanendovi per circa tre anni. Al termine del conflitto intraprese l’attività di scultore, dedicandosi anche all’insegnamento di ‘Figura e ornato modellato’ nelle scuole d’arte delle province di Ravenna e Forlì. Dal 1961 fu definitivamente assegnato al Liceo Artistico di Ravenna.

La nascita del Premio Marina

Le prime due edizioni del Concorso di pittura estemporanea promosse da Walter Magnavacchi si svolsero a Cervia nel 1948 e nel 1954. Dal 1955, per merito dell’Azienda di Soggiorno di Ravenna, la manifestazione fu trasferita definitivamente a Marina di Ravenna.
Inizialmente la sede operativa del Premio fu il Dancing Joly, una balera all’aperto, con i dipinti appesi al meglio ai tronchi dei pini. Successivamente la manifestazione trovò una adeguata e definitiva accoglienza nel Circolo dei Forestieri, che fu inaugurato nel 1960.

Con la presenza di centinaia di artisti partecipanti all’estemporanea, sempre nell’ultima settimana di agosto, Marina di Ravenna riacquistava vitalità e giovinezza. Pittori spesso acconciati in modo bizzarro si riversavano in ogni angolo caratteristico del paese. La spiaggia, il bacino pescherecci, le palizzate, la pineta e i canali vallivi con i loro tipici capanni da pesca, si riempivano di cavalletti e di tavolozze, assumendo il particolare aspetto bohémien. Gli abitanti del luogo erano talmente abituati alla “calata degli artisti” che ormai non ci facevano più caso. Se mai, erano gli ultimi villeggianti a fermarsi ad osservare i pittori al lavoro, per commentare ed esprimere valutazioni, solitamente benevole, sui dipinti in esecuzione.

Alla fine degli anni Cinquanta, con appena cinque edizioni alle spalle, il ‘Marina’ poteva vantare un illustre percorso, annoverando tra i partecipanti diversi artisti già affermati ed altri che in seguito avrebbero conosciuto fama e notorietà come Manlio Bacosi, Dino Boschi, Giovanni Cappelli, Nicola Carrino, Maceo Casadei, Claudio Cintoli, Gerardo Dottori, Ercole Drei, Umberto Folli, Giuseppe Gagliardi, Walter Lazzaro, Giulia Napoleone, Giulio Ruffini, Germano Sartelli, Tato (Guglielmo Sansoni). Anche tra i componenti delle varie giurie figurarono personaggi molto noti nel panorama artistico del tempo quali Achille Funi, Angelo Biancini, Domenico Purificato e altri ancora.

Gli anni della “maturità”

Negli anni ’60 e ’70 il “Marina” era ormai affermato in Italia e anche all’estero, e poteva vantare l’appartenenza al ristretto elenco delle “Manifestazioni ufficiali dello Stato” e fregiarsi dell’Alto patronato della Presidenza della Repubblica.
Per tali riconoscimenti era consuetudine che un rappresentante del Governo nazionale (un Ministro o un Sottosegretario o il Prefetto di Ravenna) presenziasse alle cerimonie di premiazione.
Altri personaggi famosi segnarono quell’epoca felice del Premio, come Luigi Servolini in qualità di addetto stampa, Gastone Breddo e Franco Gentilini come componenti della giuria, l’attore Rossano Brazzi come “uomo immagine” e convinto sostenitore della manifestazione.

Il connubio tra Capit e il Marina

L’estemporanea riuscì a sopravvivere anche alla scomparsa del suo fondatore (novembre 1981) per volontà principale di Pericle Stoppa e dell’Associazione Capit Ravenna. Con l’avvento del nuovo secolo e il calo di interesse del mondo artistico per la pittura estemporanea, dopo alcuni anni di interruzione il Premio di pittura Marina di Ravenna ritrovò nuovo slancio sperimentando formule diverse, giungendo a celebrare, nel 2016, la sessantesima ed ultima edizione.

Galleria FaroArte

La Mostra potrà essere visitata ad ingresso libero e nel rispetto delle norme vigenti in materia di contrasto al covid il venerdì e il sabato dalle 17:00 alle 19:00,  e la domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00.

La Galleria FaroArte è a Marina di Ravenna, in Largo Walter Magnavacchi, 6.